ANTONIO BIASIUCCI. ARCA

Si concentra sulle storie di otto persone con Hiv che hanno scelto di raccontarsi attraverso la fotografia la decima edizione della mostra fotografica Ri-scatti.

L’esposizione, intitolata “Somebody to love”, è promossa dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, che la ospita da domani, insieme all’associazione di volontariato Ri-scatti Odv.
    Promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e realizzata in collaborazione con ASA – Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV, Fondazione LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS, la mostra è un invito a guardare oltre il pregiudizio e a scoprire la forza e la bellezza di chi convive quotidianamente con l’Hiv.
    “In questa mostra la fotografia, da sempre mezzo di auto-rappresentazione, assume una funzione ancor più profonda – dichiara l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi – diventa uno strumento per contrastare lo stigma che ancora oggi circonda le persone con HIV e, in questo senso, un veicolo di riscatto”.
    La collettiva, curata da Diego Sileo, mira non solo a indagare la percezione sociale dell’Hiv, ma anche a fornire un’opportunità per ripensare il modo in cui la società affronta la malattia.

Le storie raccontate in mostra sono quelle di 7 uomini e 1 donna che hanno accettato di condividere con il pubblico le loro esperienze, e le loro foto sono il frutto di un percorso formativo supervisionato da fotografi professionisti.
    Storie reali che testimoniano l’affettività di Pic(colo), la rivalsa sullo stigma di Andrés, la forza di Francesco, la creatività pop di Daphne, ma anche i timori di Alberto, il senso di colpa di alchÆmist e la sessuofobia di Soma.
    La mostra sarà visitabile gratuitamente fino al 27 ottobre al PAC di Milano. Le foto e il catalogo sono in vendita e l’intero ricavato sarà devoluto alle realtà coinvolte per sostenere le loro attività a favore delle persone che vivono con Hiv.

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