Milano rilancia Miart: 178 gallerie da 28 nazioni e oltre mille opere esposte


Dal 12 al 14 aprile (con anteprima vip giovedì 11 aprile) torna Miart, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea organizzata da Fiera Milano diretta da Nicola Ricciardi. Con 178 gallerie partecipanti provenienti da 28 paesi nel mondo, oltre mille opere di maestri moderni e artisti contemporanei affermati ed emergenti, dieci riconoscimenti tra premi, fondi acquisizioni e nuove committenze e altrettanti direttori di museo provenienti da tutto il mondo tra i propri giurati, la 28esima edizione si conferma appuntamento imprescindibile per il pubblico dell’arte italiano e internazionale.

L’edizione si svilupperà attraverso due inedite sezioni, pensate come portali dimensionali o ideali macchine del tempo, con cui Miart 2024 si pone l’obiettivo di allargare ulteriormente i propri confini geografici e temporali, come suggerito anche dal titolo scelto per questa edizione- No time no space- che fa proprie le parole di una canzone di Franco Battiato, musicista, artista, ed esploratore “di mondi lontanissimi e di civiltà sepolte”.

All’interno di Established, la sezione principale della fiera, in cui dialogano alcune delle più importanti realtà operanti a livello internazionale nei segmenti dell’arte moderna, contemporanea e del design, trova infatti spazio per la prima volta Portal, sezione curata quest’anno da Abaseh Mirval che propone otto piccole mostre: dai solo show pensati per rileggere sotto nuova luce i lavori di artisti italiani come Franco Mazzucchelli e Francesco Gennari ai progetti pensati per allargare gli orizzonti della fiera, come gli stand dedicati ad Anna Boghiguian, Troy Makaza e Gresham Tapiwa Nyaude.E sempre all’interno di Established, trova spazio anche Timescape, progetto espositivo a cura della fiera stessa, che si svilupperà nel corso del prossimo triennio e che ogni anno porterà all’attenzione del pubblico opere realizzate in epoche sempre più distanti nel tempo rispetto alla tradizionale offerta cronologica di Miart.

Punto di partenza sarà il primo Novecento, e le gallerie che vi partecipano presentano vere e proprie micro-esposizioni che arricchiscono la manifestazione con un approccio trans-storico e trasversale. Ne sono un esempio lo stand di Galleria Gomiero che racconta il ritratto nell’ambito della scultura, con opere, tra gli altri, di Medardo Rosso e Giacomo Manzù, o l’esposizione curata da Bottegantica dedicata ad alcuni protagonisti del Novecento italiano, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, con un focus su futurismo e aeropittura.

Numerose anche le opere commissionate appositamente per la ventottesima edizione di Miart, come la poetica e monumentale altalena pensata e realizzata da Francesco Arena o come la performance Thyself agency di Luca de Leva.Non mancano poi le mostre personali, come ad esempio i solo show dedicati alla ricerca pittorica di Tomasz Kowalski e di Lucy Stein oppure, sul fronte del moderno, il focus sulle sculture di Pietro Consagra o lo stand dedicato alle opere in ceramica di Giosetta Fioroni.

Come ogni anno il legame con la città è poi rafforzato dalla nuova edizione della Milano Art Week (8-14 aprile), manifestazione diffusa che mette in rete le principali istituzioni pubbliche e fondazioni private della città dedicate all’arte moderna e contemporanea, con un programma di mostre e attività.Da sottolineare infine come molti contenuti originali siano stati pensati come un ponte tra la settimana di Miart e la successiva Milano Design Week (15-21 aprile), creando nuove sinergie in cui arte e design si contaminano e si intrecciano a vicenda.

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